Formigoni, la Procura ricorre contro i domiciliari

La Procura Generale di Milano ha depositato un ricorso in Cassazione contro la decisione presa il 22 luglio scorso da parte del Tribunale di Sorveglianza con la quale sono stati concessi gli arresti domiciliari a Roberto Formigoni. L’ex presidente della Regione Lombardia sta scontando una pena a cinque anni e dieci mesi arrivata al termine del processo Maugeri – San Raffaele. Si trova attualmente a casa di un amico, dove sta scontando il periodo detentivo, nei cinque mesi precedenti all’ultimo pronunciamento era invece dietro le sbarre a Bollate.

Secondo la Procura, però, sarebbe necessario un rinvio per un nuovo esame, a causa dell’incongruenza tra la sentenza e l’impossibilità di collaborare per dare ulteriore sbocco alle indagini. L’accusa è convinta che Formigoni possa ancora dare un impulso per quanto riguarda il processo in corso a Cremona in cui Formigoni è accusato di aver intascato presunte tangenti in cambio di appalti all’interno della sanità lombarda. Inoltre la Procura ha sottolineato come all’ex presidente regionale non siano state concesse attenuanti generiche proprio per la mancanza di collaborazione con gli inquirenti.

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