La Corte d’Assise conferma l’ergastolo per Cesare Battisti

Cesare Battisti sconterà la condanna all’ergastolo. L’ex terrorista dei Proletari Armati per il Comunismo è stato condannato per i quattro omicidi commessi negli anni ’70 e arrestato a gennaio di quest’anno in Bolivia, Paese in cui è stato arrestato e poi consegnato alle autorità italiane. La difesa di Battisti aveva chiesto di commutare la pena a trent’anni e di far scontare vent’anni e sette mesi al netto di quanto già trascorso in carcere dall’uomo. Questo perché, afferma l’avvocato Davide Steccanella, non sarebbero state rispettate le procedure dopo l’arresto in Bolivia.

La mozione è stata però respinta dalla Corte d’Assise d’Appello, secondo cui per far valere i principi di estradizione tra Italia e Brasile, Battisti “non avrebbe dovuto allontanarsi volontariamente dal Brasile e non avrebbe dovuto opporsi alla conclusione della procedura estradizionale con la sua consegna all’Italia”. I giudici non si sono però oppist alla possibilità che Battisti possa godere dei permessi premio, il primo dei quali dopo circa tre anni e mezzo. Il legale dell’ex terrorista ha annunciato ricorso in Cassazione.

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