Ergastolo per Battisti, la difesa chiede la riduzione a 20 anni: “Procedura non rispettata”

L’avvocato difensore di Cesare Battisti, ex terrorista dei proletari armati per il comunismo arrestato in Bolivia lo scorso gennaio, ha chiesto che il suo assistito sconti una pena di 20 anni, 7 mesi e 24 giorni invece del carcere a vita per lui deciso dopo il ritorno in Italia a seguito dell’operazione che lo ha coinvolto. La richiesta è stata avanzata alla Corte d’Appello, che dovrà decidere in merito.

Battisti, secondo il legale, deve scontare la pena richiesta perché l’uomo è stato espulso, non estradato e la procedura non sarebbe stata rispettata. Il calcolo fatto dal legale tiene già conto del periodo di pena scontato e si basa sulla richiesta di rispettare gli accordi in materia con il Brasile, in cui Battisti era latitante prima dell’ultimo tentativo di fuga, invece che con la Bolivia, che non avrebbe rispettato le procedure.

La Procura ha invece richiesto la conferma dell’ergastolo in quanto il Brasile sarebbe, nella valutazione dell’accusa, un terzo estraneo e la Bolivia il Paese che ha espulso Battisti, ragione per cui sarebbe valido il carcere a vita.

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