Corteo per Ramelli, appello di 60 politici al Prefetto per far sfilare l’estrema destra

E’ stato firmato da sessanta politici tra parlamentari e consiglieri di Regione Lombardia e Comune di Milano, tutti appartenenti a Lega e Fratelli d’Italia, il documento presentato in Prefettura a Milano per chiedere il via libera al corteo in programma il prossimo 29 aprile in ricordo di Sergio Ramelli, giovane appartenente all’estrema destra milanese ucciso nel 1975 dai militanti di estrema sinistra. Il corteo è stato organizzato da Casapund, Lealtà e Azione e Forza Nuova. Negli anni scorsi l’appuntamento è stato fortemente osteggiato proprio per la presenza di gruppi che si rifanno notoriamente a ideologie totalitarie.

Nell’appello si legge che il corteo “intende rendere onore a un giovane di 18 anni la cui sola colpa, come accertato dalla giustizia italiana, è di avere aderito al Fronte della Gioventù”.

Fortemente contrario l’Anpi Milano. “L’Anpi Provinciale – scrive su Facebook il presidente Roberto Cenati – ha sempre fermamente condannato la barbara aggressione e uccisione del giovane Sergio Ramelli di soli 17 anni e quella del Consigliere provinciale Enrico Pedenovi caduto in un agguato tesogli dai terroristi di Prima Linea. Ma un conto è ricordare le vittime della violenza, altro conto è tramutare il ricordo in aperta apologia del fascismo. Non si può consentire che Milano, a pochi giorni dalla ricorrenza del 25 Aprile, venga percorsa da un corteo nero che si porrebbe in aperto contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione repubblicana e con le leggi Scelba e Mancino”.

Impostazioni privacy