Fun, Milano a cruciverba

Sono solito iniziare le recensioni con una riflessione, magari un pensiero sviluppato analizzando l’opera la cui funzione (o almeno l’intenzione) è quella di coinvolgere chi mi legge e introdurlo a ciò che vado a presentare. Ho provato e riprovato ma non ho trovato parole adatte per presentare in maniera esaustiva questo capolavoro di Paolo Bacilieri.

Fun viene pensato come una sorta di fumetto celebrativo del centenario della nascita del cruciverba, prendendo spunti e riferimenti dal libro L’orizzonte verticale di Stefano Bartezzaghi (l’idea del fumetto nasce infatti da un confronto tra i due). Con una maestria senza eguali, l’autore sviluppa la storia come un gioco enigmistico, rimbalzando tra numerose trame che coinvolgono il lettore come se dovesse risolvere un indovinello, ci affianca quindi un disegno superlativo, con le vignette che vanno a occupare qualsiasi posizione all’interno della tavola, che rende perfettamente l’idea di trovarsi dentro ad una “storia-cruciverba”.

Protagonisti della vicenda sono Zeno Porno, l’alter ego fumettistico di Bacilieri, e Pippo Quester, scrittore ispirato, almeno nell’aspetto, ad Umberto Eco (che di Bartezzaghi fu relatore all’università). In una Milano contemporanea, riprodotta così precisamente da lasciare sbalorditi, i due ripercorrono la storia delle parole crociate in un continuo intreccio di vita privata, ricostruzioni storiche e delirii di fantasia. Ci troviamo così a catapultati senza preavviso dalla pasticceria Cucchi alla New York degli anni ‘20, dallo sbarco in Normandia a parco Sempione, da una da una gita a Gardaland al “supercriminale” Marvel Testa di Martello che sequestra un tram della linea 2, il tutto con una scorrevolezza della trama disarmante.

Il fumetto si conclude con molte questioni irrisolte ma, proprio come su una rivista di rompicapi, mi aspetto di trovare tutte le soluzioni sul volume seguente: More Fun.

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