Omicidio a Rozzano, riconosciuta la premeditazione

La Procura di Milano ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione nell’omicidio dell’uomo di 63 anni ucciso a colpi di pistola a Rozzano lunedì scorso nel parcheggio di un centro commerciale. I responsabili si sono costituiti mentre erano in corso le indagini degli inquirenti, uno di questi è il padre della bambina che secondo quanto raccontato dai due rei confessi avrebbe subito delle molestie da parte del 63enne, che aveva dei precedenti penali proprio come il 35enne genitore in cerca di vendetta personale.

La decisione di riconoscere la premeditazione è arrivata da parte del giudice per le indagini preliminari Elisabetta Meyer. Il padre della bambina aveva confessato l’omicidio ma aveva sottolineato di aver avuto un “blackout mentale” e non di aver premeditato il delitto. Due ore prima del delitto la figlia, otto anni, aveva raccontato nel corso di un colloquio a Palazzo di Giustizia a Milano degli abusi che avrebbe subito.

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