Sentenza Pirelli-bis: “Vale la prima esposizione, manager non sono responsabili”

Sono arrivate le motivazioni della sentenza che nel dicembre del 2016 ha assolto 9 ex manager della Pirelli imputati per la morte di 28 operai. Secondo l’accusa gli allora dirigenti, che sono stati assolti dalle contestazioni, sarebbero responsabili per la malattia che ha colpito i lavoratori negli anni ’70 e ’80. I lavoratori si sono tutti ammalati (alcuni sono deceduti) di mesotelioma. Secondo la sentenza, però, la prima esposizione all’amianto sarebbe stata determinante, non quelle successive, che quindi non sarebbero imputabili a responsabilità dei dirigenti.

Le motivazioni sono arrivate dopo che nelle scorse settimane i familiari delle vittime e le persone facenti parte delle associazioni in difesa della salute sul posto di lavoro avevano protestato per il ritardo nel deposito delle motivazioni. Contro il dispositivo, hanno annunciato le stesse associazioni, verrà proposto ricorso in appello.

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