Presentato il programma di mostre per il 2019: protagonisti Leonardo e la milanesità

Una proposta culturale incentrata sulla milanesità. Così il Sindaco ha riassunto il filo conduttore del ricco palinsesto di mostre offerto dal Comune di Milano nel 2019, illustrato oggi insieme all’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. “Negli ultimi anni – ha sottolineato Giuseppe Sala – i cittadini hanno dimostrato un interesse sempre crescente per la propria cultura e le proprie origini, è dunque il momento giusto per offrire loro un programma che risponda a questa sensibilità”. Grande protagonista del cartellone espositivo sarà Leonardo da Vinci, di cui ricorre il cinquecentenario della morte, milanese non per nascita ma per aver abitato e dato lustro a Milano nel momento più fulgido della sua storia.

Lucio Fontana dialogherà con il vinciano

A Leonardo sono dedicati una serie di progetti espositivi che attraverseranno tutto l’anno vinciano e coinvolgeranno diversi spazi della città: il Castello Sforzesco, dove il genio lavorava al servizio degli Sforza, e dove ha sede uno degli interventi leonardeschi sopravvissuti al tempo, la Sala delle Asse; poi Palazzo Reale, che dedicherà tre mostre alla sua opera nelle arti e nelle scienze; infine il Museo del Novecento, che metterà a confronto, in un insolito dialogo, Lucio Fontana e il grande maestro del Rinascimento.

Un tour virtuale nella Milano di Leonardo

In particolare, il Castello Sforzesco riaprirà al pubblico la Sala delle Asse con un progetto multimediale che guiderà i visitatori nella lettura della grandiosa opera ideata per celebrare Ludovico il Moro e proporrà un tour virtuale alla scoperta dei luoghi di Leonardo, per immedesimarsi nella vita dell’artista durante i suoi soggiorni milanesi. Nella Sala dei Ducali, inoltre, sarà esposta una selezione di disegni originali del vinciano, di autori leonardeschi e di altri artisti del Rinascimento, provenienti da importanti istituzioni italiane.

Le grandi mostre a Palazzo Reale

Tra gli altri significativi progetti espositivi del 2019 figurano le grandi mostre di Palazzo Reale dedicate ad Antonello da Messina con Dentro la pittura (febbraio), a Jean-Auguste-Dominique Ingres con La vita artistica ai tempi dei Bonaparte (marzo), a Giorgio De Chirico (settembre) e a Emilio Vedova con Immagini nel tempo 1936-2006 (novembre): quattro esposizioni di grande qualità scientifica e curatoriale per scandagliare la poetica di artisti che a Milano non hanno mai avuto una retrospettiva ampia e approfondita.

Il Museo del Novecento ospiterà invece esposizioni su Marinella Pirelli a marzo, Renata Boero ad aprile, Lucio Fontana a giugno, Remo Bianco a luglio, Filippo De Pisis e Adriana Bisi Fabbri a ottobre. La GAM Galleria d’Arte Moderna, partendo dal marmo della Vestale, tra i capolavori di Antonio Canova conservati ed esposti in Galleria, ricostruirà la genesi e l’evoluzione delle teste ideali (ottobre). Non mancherà poi un omaggio ad Angelo Morbelli, uno dei protagonisti della pittura divisionista, e ad Andrea Ventura, uno degli illustratori più noti nel panorama artistico internazionale .

Il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea dedicherà a dicembre una mostra al suo stesso progettista, Ignazio Gardella, il grande ingegnere, architetto e designer scomparso vent’anni fa, che nel 1948 vinse il concorso di progettazione per la trasformazione delle vecchie stalle della Villa Reale di via Palestro in uno spazio espositivo moderno e flessibile, in grado di ospitare la collezione civica di opere del XX secolo. Il PAC produrrà anche le personali degli artisti contemporanei Anna Maria Maiolino e Cesare Viel, oltre a un percorso sull’arte contemporanea australiana.

Il MuDeC Museo delle Culture continuerà ad approfondire le relazioni tra mondi diversi con una mostra che indaga il rapporto tra impressionismo e giapponismo (ottobre), un progetto espositivo dedicato a Roy Lichtenstein (maggio), focus sulle tradizioni e le collezioni di arte giapponese, e infine un approfondimento sulla cultura peruviana.

Le collaborazioni con prestigiosi musei internazionali

Non mancheranno le collaborazioni con prestigiosi musei internazionali per l’allestimento di importanti mostre a Palazzo Reale: la Tate Britain per la mostra sulla collezione d’arte preraffaellita (giugno) e il Guggenheim Museum per la prima esposizione in Italia della collezione Thannhauser (ottobre) con dipinti e sculture di impressionisti, post-impressionisti e maestri moderni tra cui Cèzanne, Degas, Manet, Monet, Picasso e van Gogh.

Per ciascuna mostra l’assessore Filippo Del Corno promette un approccio innovativo e interdisciplinare per coniugare al meglio ricerca e divulgazione. “Il pubblico infatti è sempre più desideroso non solo di conoscere gli artisti e i loro lavori ma anche di capire la genesi creativa e il contesto in cui sono nate le opere esposte. In questo solco – conclude Del Corno – rafforzeremo anche l’attività di laboratori e percorsi didattici studiati per le scuole, che sono un’eccellenza tutta milanese.”

Il 2020 dedicato all’arte femminile

Si chiude gettando uno sguardo al calendario del 2020 con qualche anticipazione, tra cui spicca l’Europa della luce con gli straordinari dipinti di Georges de La Tour a febbraio a Palazzo Reale. Il filo conduttore delle mostre in preparazione sarà tuttavia un altro: se il 2018 è stato dedicato al Novecento italiano e il 2019 si prepara ad essere il momento di Leonardo, il 2020 sarà l’anno della creatività femminile in tutti i campi, con mostre dedicate a donne che hanno sfidato i condizionamenti sociali e culturali nell’affermazione della creatività e dei diritti: la retrospettiva di Maria Lai al Museo del Novecento, la prima personale in Italia dell’artista cubana Tania Bruguera al PAC e una mostra dedicata alle donne nelle avanguardie russe del Novecento. “Nel 2020 vogliamo fare di Milano la capitale dell’arte al femminile  – conclude Del Corno – e per questo chiediamo a tutte le istituzioni culturali della città di raccogliere la sfida, proponendo idee ed eventi che contribuiscano a raggiungere questo importante obiettivo”.

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