Parla la sindaca di Lodi: “Nessun bambino è stato discriminato”

E’ arrivata tramite una nota ufficiale la risposta della sindaca di Lodi, Sara Casanova, alla petizione scritta da 140 docenti contro il provvedimento ormai celebre dell’amministrazione comunale sull’accesso alle mense scolastiche.

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale, tutti sono uguali davanti alla Legge e l’istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita – si legge nel comunicato emesso dalla Casanova -. A nessun bambino, in questa città, è stata negata la possibilità di frequentare la scuola dell’obbligo. Leggendo la vostra lettera, non ho potuto fare a meno di notare con stupore che è stata sottoscritta solamente da 20 docenti che insegnano nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie di Lodi. Tutti gli altri firmatari appartengono alle scuole superiori (Einaudi, Gandini, Itis, Maffeo, Piazza) e a una scuola secondaria di primo grado di Lodi (Cazzulani) o ancora a istituti esterni al Comune di Lodi (Casalpusterlengo, Paullo, Pieve Fissiraga, Tavazzano, Zelo Buon Persico) che nulla quindi hanno a che fare con i servizi scolastici oggetto del regolamento. Ciò nonostante questi stessi docenti sostengono di vivere ‘in uno stato permanente di grande sofferenza e disagio. Nessun insegnante è stato costretto a mandare a casa gli alunni all’ora di pranzo e nemmeno a dividere i bambini. La ditta responsabile della refezione ha sempre consentito a tutti di mangiare in mensa, anche se chiaramente l’autonomia scolastica prevede che in alternativa si possa portare il pasto da casa, e questo vale per qualunque bambino che sia cittadino italiano, della Ue o non comunitario. Gli uffici preposti segnalano che ad oggi sono in tutto una decina i bambini le cui famiglie hanno preferito quest’ultima soluzione. Lavoriamo per lo stesso obiettivo: creare una scuola equa nei confronti di tutti”.

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