Roberto Maroni, i legali presentano ricorso per ottenere l’assoluzione nel caso Carluccio

Dopo la condanna dello scorso 18 giugno ad 1 anno di carcere, inflittagli insieme a Giacomo Ciriello suo ex capo della segreteria politica, Roberto Maroni prende l’iniziativa. Attraverso i suoi legali ha presentato un ricorso per ottenere l’assoluzione. Infatti l’accusa di aver favorito la sua ex collaboratrice Mara Carluccio con un contratto per un incarico in Europolis, ente di ricerca della Regione Lombardia, con conseguente turbata libertà del contraente, viene contestata dalla difesa dell’ex governatore lombardo.

Secondo gli avvocati infatti: “Non è stata fornita alcuna prova della sussistenza di un preventivo accordo tra gli imputati Maroni e Ciriello e il direttore generale di Eupolis, né collusioni tra essi, volte a individuare forma e contenuto della procedura amministrativa per affidare un incarico a Mara Carluccio”. Nel documento inviato per il ricorso si sottolinea poi che la sentenza “non spiega i motivi per i quali Brugnoli (allora direttore di Eupolis), estraneo a Maroni, abbia deciso di soddisfare una (delle tante) segnalazioni di un (pur importante) esponente politico” e di conseguenza potrebbe aver deciso di “assecondare” una “semplice raccomandazione” per libera scelta, quindi “senza incorrere in alcun reato”. Da queste considerazioni la richiesta di assoluzione perché il fatto non sussiste.

Nei mesi scorsi Roberto Maroni era stato assolto con la stessa formula dall’accusa di induzione indebita in relazione alla partecipazione di Maria Grazia Paturzo, sua ex collaboratrice, ad una missione regionale in Giappone. Assoluzione contro la quale è stata la Procura a fare ricorso.

 

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