8 ottobre 2001, Linate

L’esplosione sulla pista di decollo dell’aeroporto, che coinvolge anche un edificio adibito allo smistamento bagagli. Il timore di un attentato, in quel giorno nel quale iniziava anche l’invasione dell’Afghanistan da parte delle truppe occidentali. La nebbia che avvolge tutto e che ritarda la comprensione di quanto sta avvenendo ed anche i soccorsi. Fiamme, fumo, paura.

Quando tutto si chiarì, con il passare delle ore, la tragedia era immane: 118 morti nello scontro tra un aereo delle Scandinavian Airlines in decollo per Copenhagen e una velivolo privato in partenza per Parigi. Scontro non fortuito, come le lunghe indagini sull’accaduto dimostreranno, ma frutto di una serie spaventosa e criminale di errori, abusi, comportamenti non ammessi. Soprattutto il fatto che l’aereo privato, un Cessna Citation, non avrebbe dovuto imboccare la pista che aveva preso, perché gliene era stata indicata un’altra dalla torre di controllo e che nemmeno sarebbe dovuto essere in movimento in una giornata nella quale la visibilità sulla pista era ridotta a 200 metri, mentre per quel modello quella minima richiesta è di 550. E poi una serie di mancanze dello scalo aeroportuale e dei suoi mezzi ed addetti, così macroscopici che, si scoprì successivamente, quasi ogni giorno si verificavano simili condizioni di rischio altissimo, che fortunatamente non si era mai mutate in incidenti.

E’ stata una delle pagine più dolorose della nostra città, per il dolore delle morti inutili e per la negligenza che le aveva causate. Ma da quella catastrofe si cercò almeno di imparare, riformando le procedure dello scalo di Linate e intervenendo con la ristrutturazione la dove era necessario. Ora Linate è molto più sicuro, anche se il dolore di quella disgrazia aleggia ancora nelle giornate, come oggi, in cui è giusto ricordare.

Il sindaco Sala ha oggi commemorato quel giorno: “Milano visse uno dei momenti più tragici della sua storia – ha scritto sulla sua pagina Facebook – Furono giornate terribili per la nostra città tra lo sgomento di tutti, lo strazio dei familiari, la necessità di fare chiarezza sulle ragioni e sulle responsabilità di una tale sciagura”. “Come ogni anno anche oggi vogliamo ricordare chi perse la vita, stringendoci nuovamente attorno ai familiari e ai parenti.
“Dopo questo disastro nuovi regolamenti, infrastrutture, e procedure sono state introdotte per aumentare la sicurezza a Linate e negli altri aeroporti italiani – ha concluso Sala -.
Un’eredità dolorosa, ma significativa per cui dobbiamo ringraziare la Fondazione 8 Ottobre 2001”. Il primo cittadino ha partecipato anche alla messa di ricordo che si è tenuta nella Basilica di Sant’Ambrogio.

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