MilanOltre, il Festival dedicato alla danza

MilanOltre, festival dedicato alla danza italiana e internazionale giunge alla sua 32ma edizione.
Sotto la direzione di Rino De Pace, ha sempre posto l’attenzione su giovani talenti danzanti e coreografi under 35.
L’assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, ha così riassunto i meriti: “Non è davvero rituale riconoscere quanto MilanOltre abbia sempre saputo rinnovare se stesso sia nel formato che nel tipo di programmazione, dimostrando una straordinaria vivacità creativa, ma al tempo stesso vitalità culturale”.
Inoltre: “Da sempre gli ideatori sono stati attenti a dare voce e palcoscenico a nuove generazioni di artisti che dimostrano una straordinaria qualità di proposta. Credo che l’architettura istituzionale di un festival come MilanOltre debba essere inevitabilmente cangiante così come è la scena che si predispone a raccontare.
Il pubblico della danza è mutevole e mutante e sempre più, grazie alla capacità della direzione artistica, si incontra un ricambio anagrafico degli spettatori. La centralità del Teatro Elfo Puccini come luogo di MilanOltre non esclude la ramificazione con istituzioni e altre strutture produttive come avviene, ad esempio, con DanceHaus”.
“In occasione del triennio 2018-2020 MilanOltre ha battezzato un acronimo: AIA, che sta per artisti italiani associati. Sono artisti con cui abbiamo un rapporto da tempo, molto diversi tra loro per linguaggio, stile o generazione anagrafica e sono Roberto Zappalà, Susanna Beltrami, Diego Tortelli e Simona Bertozzi. Con ciascuno di loro articoleremo dei progetti, quello che accomuna tutti è la salvaguardia di una danza di qualità, la costruzione di un repertorio, la promozione e la diffusione della danza contemporanea italiana, ma soprattutto continuare ad avere presente l’esistenza di un pubblico che va costruito e coltivato”, ha spiegato sempre il direttore artistico Rino De Pace.
La 32esima edizione si svolgerà dal 27 settembre al 14 ottobre 2018 con un’apertura alare che quest’anno toccherà anche il lontano Oriente: Corea del Sud e Cina.
Giovedì 27 si apriranno le danze del Teatro Elfo Puccini con Laboratory Dance Project di Seoul, stile coreografico elegante, aggressivo e carismatico, danzato da ballerini dallo straordinario talento in un mix tra danza contemporanea, hip hop, arti marziali e danza rituale.

Il 27/28 settembre arte visiva, street dance, hip hop si fondono in Look Look, vorticosa coreografia di Dong-kyu Kim che s’interroga sull’identità di ognuno di noi il tutto tradotto danzando sul palcoscenico.
“Dong-kyu Kim ha creato un lavoro affascinante. La sua capacità di utilizzare ogni angolo dello spazio, un caleidoscopio di colori, in una composizione stilistica impeccabile, dimostra che merita di essere uno dei coreografi che guideranno la prossima generazione”. (Gukje News). Il programma prevede anche No Comment di Chang-ho Shin, un pezzo di punta della compagnia: dieci business men si libereranno di giacca e camicia per scatenarsi in strada.
Il 29/30 settembre Bow di Mi-sook Jeon, coreografia che rappresenta nella tradizione orientale una sorta di inchino infinito mentre 1/2 ottobre sarà la volta di No Film, espressionismo strong di uno dei danzatori storici di Akram Khan, Sung-hoon Kim e la replica di No Comment di Chang-ho Shin. Il 28/29 settembre Louise Lecavalier presenta con “I” is Memory, solo creato con Benoît Lachambre: “Avviluppata in un’altra pelle Lecavalier, uccello giallo del paradiso, figura animata, creatura tentacolare, breakdancer, illumina la scena come un fuoco d’artificio, nelle più folli posizioni tra una semplice sedia e una barra di danza. Fianchi flessibili come gomma, il suo corpo fluisce in qualsiasi direzione. Anche tecnicamente un capolavoro”. (Neues Deutschland Berlin).

Il 30 settembre si esibiranno invece artisti italiani con un dittico di Antonio Montanile, Bimb(y)i + Cedo all’usarmi, il primo ispirato al famoso robot da cucina. Lo stesso giorno, dalle ore 11:00 alle ore 17:00, piccoli gruppi spettatori dotati di cuffie audio, potranno partecipare allo spettacolo della coreografia di Lara Guidetti creata sulla omonima composizione dell’artista newyorchese Tristan Perich. Lo spettacolo costiuisce il primo step di un percorso biennale presentato in vari festival di Milano nel 2018 per arrivare a una composizione finale nel 2019.

Il 5 Ottobre si torna in Oriente con Jue – Aware della Beijing Modern Dance Company, duo femminile di Gao Yanjinzi mentre 6 Ottobre il palco sarà luogo di esibizione dei tedeschi Cocoon Dance.
Dal 7 al 14 Ottobre esibizioni di artisti italiani tra cui Matteo Gavazzi, ballerino e coreografo del Corpo di Ballo della Scala, è qui in veste di autore di un trittico contemporaneo e
La Compagnia Zappalà Danza (AIA) che il 9 ottobre 2018 avrà il piacere di esibirsi con La Nona, creata sulla trascrizione di Liszt da Beethoven per due pianoforti e controtenore dal vivo.
Per gli amanti di Federico García Lorca il 12 ottobre “Lorca sono Tutti”, mentre “la chiusura del festival del 14 ottobre è affidata all’interpretazione delle celebri ‘Variazioni Goldberg’ di Bach della Compagnia Adriana Borriello insieme al pianoforte dal vivo di Gilda Buttà, collaboratrice da trent’anni di Ennio Morricone.

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