I Marlene Kuntz ai Magazzini Generali

“Il Doppio”, evento tanto atteso dei Marlene Kuntz, era in programma ai Magazzini Generali già qualche mese fa, per l’impossibilità di suonare di Luca Bergia (a causa di una tendinite) il concerto era stato rimandato a settembre. Così il 21 settembre il gruppo inaugurerà la stagione 2018/2019 dei Magazzini Generali. “Il Doppio” prevede due diversi set, uno acustico e l’altro elettrico, così descritto dai Marlene Kuntz: “In occasione del concerto ai Magazzini Generali noi e i ragazzi dell’organizzazione abbiamo poco per volta cominciato a immaginare qualcosa di speciale per rendere unico l’evento. Partendo dall’idea di voler fare un primo concerto per pochi intimi in versione acustica, per poi suonare in elettrico nella seconda parte della serata, il tema della doppia opzione ha cominciato a insinuarsi in noi in una chiave di particolare fascino, molto presente nei contesti della letteratura e del cinema: il tema del “doppio” o, con un tocco di esotismo in più, il “Doppelgänger”. Perché, in effetti, nella nostra produzione ormai ventennale molti testi hanno centrato o anche solo sfiorato l’argomento, presentando personaggi a qualche livello caratterizzati da più elementi identificativi, a volte in aperta contrapposizione. Perché dunque non riunire tutte quelle canzoni in un unico set, quello elettrico?”.
Quello del 21 settembre sarà un doppio concerto, alle ore 20:30 il gruppo di esibirà live in versione acustica mentre alle ore 23:00 il concerto diventerà elettrico. Sul palco il ritorno di Davide Arneodo, il quale ha collaborato con la band dal 2007 al 2014 e per finire l’aftershow affidato a Luca De Gennaro.
Il gruppo alternative rock italiano, originario della provincia di Cuneo, si è formato nel 1987. È stilisticamente avvicinabile alla fusione tra rumore e forma canzone operata dai Sonic Youth e alle sonorità dei gruppi di noise rock in generale, pur mantenendo una forte vena cantautorale.
I Marlene Kuntz sono stati fra i più bravi a incarnare le ansie e le sofferenze della nuova generazione alternativa, che li elesse propri maestri spirituali. Un ruolo nel quale il gruppo non sembrò mai trovarsi a proprio agio, cercando costantemente nuove vie espressive e una continua spinta evolutiva tuttora in corso.

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