Poliziotto in malattia arbitra partite

Un poliziotto per ben tre volte aveva richiesto il congedo per malattia dal suo lavoro: “enteropatia tibiotarsica, colica addominale, faringite”.

Questo non permetteva il lavoro da agente ma si sentiva comunque in grado di poter dirigere delle partite di calcio di serie non professionistiche.

Per questo motivo, qualche anno fa, è stato sospeso per sei mesi dal suo lavoro primario. Il poliziotto aveva presentato ricorso al Tar lombardo sostenendo: “di non essersi reso conto che le attività ludiche illegittimamente svolte avrebbero potuto aggravare le patologie di cui lo stesso sarebbe stato affetto” (come spiegano i giudici della terza sezione presieduta da Alberto Di Mario).

Il decreto di sospensione dal lavoro emanato dalla Polizia (nel 2013) non è stato accettato dal poliziotto-arbitro il quale ha presentato il ricorso al Tar, la sentenza è arrivata dopo cinque anni.

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