25 anni fa la strage di via Palestro

Avveniva 25 anni fa la strage di via Palestro a Milano, alla quale seguirono altre due bombe a Roma. Tre boati che squarciarono e terrorizzarono l’Italia in una sola notte.

La Mafia lanciò in questo modo il suo ricatto allo Stato, con cinque morti, centinaia di chili di tritolo e due atti di terrore nelle città del potere economico e politico. Il 27 luglio 1993, in via Palestro a Milano, un’autobomba esplose nei pressi del Padiglione d’Arte Contemporanea, uccidendo cinque persone: tre vigili del fuoco, Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno; l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari; il cittadino marocchino Moussafir Driss.

Dopo poco, a Roma, altre due esplosioni provocarono diversi feriti danneggiando le basiliche di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro.

In via Palestro l’auto carica di tnt andò in pezzi alle 23:14: nascosto nella Fiat Uno c’era tanto di quel tritolo che il motore della macchina fu trovato a 300 metri.

Mezzora dopo toccò a Roma, che fu svegliata nella notte dalle esplosioni di altre due Fiat Uno, anch’esse cariche di pentrite e T4.

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