Delitto di Garbagnate Milanese, trovate nuove tracce ematiche

Nuove tracce di sangue scoperte nella casa di Vito Clericò, il 65enne di Garbagnate Milanese in carcere da settembre scorso con l’accusa di aver ucciso e decapitato la promoter 58enne Marilena Rosa Re, morta per aver chiesto la restituzione di 80 mila euro prestati in precedenza al suo aguzzino. Da poco indagata anche sua moglie Alba De Rosa per occultamento e vilipendio di cadavere in concorso col marito.

Le tracce di sangue sono state rilevate con il “luminol”, una sostanza chimica utilizzata dalla polizia scientifica, nell’ambito degli accertamenti non ripetibili eseguiti nei giorni scorsi dal pm di Milano Rosaria Stagnaro nella nuova inchiesta a carico della donna. Con queste ulteriori analisi si indaga per capire se la vittima sia stata uccisa nell’abitazione dei Clericò e quale ruolo abbia avuto De Rosa. Gli investigatori hanno trovato anche due paia di guanti in lattice con tracce ematiche che saranno analizzate per capire se appartengano alla vittima.

Le tracce sono state trovate nel bagno dell’abitazione e, in particolare, nella vasca, in una parte della doccia e in uno straccio che era appoggiato vicino alla vasca. Inoltre, sono stati trovati dei pantaloni, probabilmente di Clericò, al cui interno c’erano due paia di guanti in lattice con altre tracce di sangue.  Gli accertamenti non ripetibili proseguiranno per analizzare altre zone della casa, come il garage, dove erano già state rinvenute tracce ematiche.

Il prossimo 16 luglio è stata fissata l’udienza davanti al gup per Clericò,  accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione, dalle sevizie e dalla crudeltà e vilipendio e occultamento di cadavere.

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