La faculdad alla seconda edizione del Cinemoderno al Careof

Giunto alla sua seconda edizione, il CINEMODERNO presenta un progetto sotto forma di festival, distribuito  nell’arco di due mesi, in cui si susseguono artisti ogni due settimane, invitati a presentare una rielaborazione e riformulazione di una ricerca video già avviata.

Già dalla sua prima edizione aveva esplorato il linguaggio del video in tutte le sue molteplici dimensioni, scultoree, sonore, visive, per indagare forme di interazione fra la narrazione visiva del film e la sua ipertestualità, tra la forma bidimensionale della proiezione e quella tridimensionale della sua “messa in scena”.

In questa edizione gli artisti invitati, provenienti da diverse aree geografiche, sono accomunati da aspetti di ricerca incentrati sull’analisi di pratiche performative connesse al cinema o alla sua dimensione rituale, spesso approcciate attraverso tecniche di found-footage e documentaristiche, e che indagano la dimensione dell’”esotico” da prospettive e sguardi geografici molto diversi.

Tra gli artisti presenti ci sarà anche la video performance dell’artista italo argentina Mercedes Azpilicueta (La Facultad, 2018) che  investiga attraverso il movimento, il linguaggio, suono e video, il rapporto fra il corpo femminile e il corpo sociale.  Si tratta di una performance in tre atti, un testo per corpo vulnerabile e spazio sconosciuto, un flusso intermittente di voci diverse, clip sonore e immagini proiettate.

La facultad è un termine coniato da Gloria Anzaldúa che consente di “vedere nei fenomeni di superficie, il significato di realtà più profonde”. È una consapevolezza acuta mediata dalla parte della psiche che non parla, che comunica per immagini e simboli, che sono i volti dei sentimenti. La performance è visibile fino al 12 giugno.

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