Taser a Carabinieri e Polizia, sperimentazione in sei province

Il taser, la pistola in grado di immobilizzare i fuggiaschi a sette metri di distanza attraverso una scarica elettrica, verrà sperimentato in dotazione a Carabinieri e Polizia nelle sei province italiane di Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia, seguendo una circolare della direzione anticrimine dello scorso 20 marzo.

“Apparentemente, queste pistole sembrano avere tutti i vantaggi: facili da usare, efficaci e risolutive in situazioni complicate, tanto nei confronti di persone recalcitranti all’arresto quanto di prigionieri in rivolta o di folle aggressive. In più, portano con sé quella definizione rassicurante di ‘armi meno che letali’ o ‘non letali’ – scrive Amnesty International sul proprio sito – Nel Nordamerica (Usa e Canada), dal 2001, il numero delle morti direttamente o indirettamente correlate alle taser è superiore al migliaio. Nel 90 per cento dei casi, le vittime erano disarmate. Prima di mettere a disposizione delle forze di polizia questo tipo di arma andrebbe effettuato uno studio sui rischi per la salute a seguito del suo impiego e andrebbe garantita una formazione specifica e approfondita per gli operatori che ne verranno dotati”.

Diversa la posizione del Sindacato Autonomo di Polizia: “Solo durante lo scorso anno – si legge in una nota -sono stati oltre 6000 gli agenti operativi su strada, rimasti feriti durante l’espletamento del proprio servizio e, la maggior parte, a causa di aggressioni o scontri diretti con i criminali. Ci aspettiamo e ci auguriamo – dice il segretario generale Stefano Paoloni – che via sia una sperimentazione celere dall’esito sperato, ovvero la pistola taser in dotazione a tutto il personale quanto prima”.

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