Milano, ultima lite tra Jessica e il suo assassino prima dell’omicidio

Prima di essere uccisa Jessica e Alessandro Garlaschi si sono scambiati dei messaggi che sono rimasti memorizzati sulla chat di WhatsApp.

I due si sono scambiati gli ultimi messaggi nelle prime ore della notte tra martedì e mercoledì, nonostante entrambi, in quel momento, fossero nella casa di Alessandro Garlaschi, tramviere di 39 anni,  al civico 93 di via Brioschi. Poco prima delle 04:00 il tranviere ha ricevuto l’ultimo messaggio di Jessica, una frase infastidita: “Basta, lasciami la stanza, voglio andare a dormire”. Garlaschi, infatti,  stava occupando il divano letto che aveva offerto in subaffitto alla ragazza e non voleva andarsene in camera sua. Insisteva affinché la ragazza si unisse a lui in un approccio sessuale. Da quel momento è scattata la lite.

Intorno alle 11 del mattino seguente il cadavere di Jessica è stato ritrovato proprio sotto quel divano letto, martoriato dalle coltellate e avvolto nel cellophane. Il tramviere si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma le prove sono tutte contro di lui. Sperava di potersi disfare del cadavere, aveva persino pulito tutte le macchie di sangue, e il coltello utilizzato per ucciderla era stato lavato e riposto in cucina. L’uomo si trova ancora in stato di fermo per ulteriori accertamenti.

 

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