Atm, la truffa dei dipendenti: stampavano biglietti e intascavano le somme

Una truffa in piena regola alla propria azienda. Atm, con l’aiuto dei carabinieri, ha scoperto e per ora sospeso (in attesa di una possibile procedura di licenziamento) alcuni dipendenti che erano dediti a incassare somme da alcuni biglietti stampati al di fuori del regolare circuito.

In pratica i presunti colpevoli, secondo quanto appurato dai carabinieri e riportato oggi dal Corriere della Sera, avrebbe approfittato di un inghippo nel sistema delle stampanti per realizzare un giro di biglietti in nero dalla cui vendita è stata incassata una somma attorno ai 70mila euro.

L’azienda si è insospettita nel mese di ottobre, quando il numero dei biglietti definiti “scarto” sarebbe schizzato ben oltre una certa soglia, spingendo i vertici a indagare con l’ausilio delle forze dell’ordine. I singoli dipendenti sarebbero riusciti a intascare somme che toccano i 23mila euro a testa, prima della denuncia agli organi competenti e alla successiva indagine.

Impostazioni privacy