“Nachlass” è una parola tedesca che significa “lasciare dopo” e che può venire tradotta come “lascito, eredità”. È una rappresentazione teatrale che andrà in scena dal 10 al 20 gennaio al Piccolo Teatro Studio.
Il tema affrontato nello spettacolo è la morte e ciò che resterà di noi. È un “teatro senza attori”, in cui il pubblico è lasciato in modo diretto a contatto con la presenza-assenza di otto persone, la cui testimonianza è affidata a installazioni audiovisive e oggetti che ne raccontano l’eredità dopo la loro scomparsa.
Il pubblico stesso è chiamato a far parte dello spettacolo. L’opera si compone di otto stanze che si aprono su uno spazio centrale a forma di ellisse. Ciascuna delle stanze è consacrata al “Nachlass”, l’eredità, di una persona.
Gli spettatori possono scegliere in libertà di visitare ciascuna stanza in otto minuti circa, al termine e all’inizio dei quali le porte si aprono e chiudono automaticamente.
Lo spettacolo è costruito intorno alla questione esistenziale dell’uomo e offre una riflessione e uno sguardo alla speranza.
Una riflessione su ciò che abbiamo ricevuto e quanto potremo lasciare a chi verrà dopo di noi. Una condizione mentale che può rendere la nostra vita molto più serena.
