Il Pordenone sfiora l’impresa a San Siro

Impresa sfiorata per il Pordenone di Leonardo Colucci, che negli ottavi di finale di Coppa Italia a San Siro porta l’Inter fino ai calci di rigore a oltranza per poi cedere 5-4 sull’ultimo penalty di Yuto Nagatomo. Spinto da circa tremila sostenitori neroverdi, che hanno dato battaglia fin da inizio gara, gli ospiti hanno impostato una partita difensiva ma si sono procurati almeno tre occasioni da gol, colpendo anche un palo nel primo tempo. Tante, come era prevedibile, anche le chances capitate ai padroni di casa, sprecate per la maggior parte dal giovane Karamoh, ma anche da pezzi da novanta come Brozovic, Perisic e Icardi, inseriti da Spalletti a partita in corso.

“Forse ho sbagliato qualcosa io nelle valutazioni o magari l’allarme della vigilia non è stato capito del tutto – ha commentato a fine partita Luciano Spalletti – Abbiamo comunque dimostrato solidità di squadra e ho avuto le risposte corrette”.

Nella valutazione generale, però, non si può non sottolineare come le seconde linee nerazzurre utilizzate in larga parte ieri sera abbiano sostanzialmente deluso. Conferme in positivo sono arrivate solo da Ranocchia, che già aveva ben figurato in campionato contro il Chievo Verona. Male i vari Nagatomo (rigore finale a parte, calciato molto bene), Dalbert, Cancelo, Eder, Karamoh, ovvero tutti quei calciatori che avrebbero dovuto mettere in difficoltà il tecnico nelle scelte e che non hanno sfruttato pienamente l’occasione.

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