Homeday, Milano città italiana più a misura di bambino

La buona notizia per Milano è che non ci sono altre città italiane più a misura di bambino. Quella cattiva è che la stessa classifica, parametrata sui livelli mondiali, vede il capoluogo lombardo al 62° posto, lontanissima dalle prime posizioni. Sono i dati derivanti da uno studio commissionato da Homeday, portale immobiliare tedesco che ha voluto mettere in fila i posti in cui è più salutare stabilizzarsi (per una coppia di genitori) pensando ai nostri figli di oggi e di domani. Attraverso quindici indicatori che vanno dalle infrastrutture alle leggi su maternità e paternità, dalla sicurezza all’educazione, dalle attività per i più piccoli al verde in città, i ricercatori hanno compilato una graduatoria che in ogni caso premia la metropoli all’ombra della Madonnina, almeno se ci fermiamo al più ristretto ambito nazionale. Roma, ad esempio, è ancora più in basso, ridotta al 78° posto. Sulla “prestazione” di Milano influiscono in maniera molto negativa i fattori legati all’inquinamento, come prevedibile. Su una scala da 1 a 10, su cui erano chiamati ad esprimersi gli intervistati, la città ha preso un voto medio di 1,82 e non si è risollevata nemmeno nei settori sicurezza (2,91) e verde (3,81). Molto meglio è andata nelle politiche che riguardano i bambini e le leggi in favore delle mamme che allattano e di chi necessita di un lavoro più agile per poter crescere i propri figli.

A trionfare, nella classifica mondiale, sono le capitali del Nord Europa. Da Copenaghen, ritenuta la migliore a livello globale, fino a Oslo (seconda) e Stoccolma (quarta), con l’inserimento sul podio della per noi più vicina Zurigo. Prima città non europea è Vancouver, in Canada, sesta e subito dietro alla tedesca Amburgo. Tutte città che hanno guadagnato una media voto complessiva oltre gli 8 punti. Milano, per ora, si è fermata a 5.63.

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