Il deserto in fiamme di Sebastiao Salgado

Una delle conseguenze della prima guerra del Golfo, con l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq di Saddam Hussein e la successiva controffensiva degli Stati Uniti, fu una delle peggiori catastrofi ambientali della storia umana. L’esercito iracheno in rotta incendiò centinaia di pozzi petroliferi nel deserto del Kuwait per coprire la propria ritirata causando un inferno di fumo, fuoco, morte.
Sebastiao Salgado vi si recò pochi mesi dopo per testimoniare quanto stava accadendo con la sua inimitabile arte. Usò il bianco e nero per andare oltre l’attualità e l’emergenza del momento e far riflettere a fondo sul rapporto tra l’uomo e il suo ambiente, quello che sovente devasta per fini egoistici e suicidi.
Alla galleria Forma Meravigli viene presentata una selezione di scatti, alcuni inediti, per ritornare sui temi forti che quell’evento spaventoso e quelle foto meravigliose aveva già suscitato 25 anni fa. La potenza del bianco e nero, lo sguardo che vede oltre l’immediatezza del presente, l’impegno civile. Tutto questo troverete in questa imperdibile esposizione di fotografie di uno dei più grandi fotografi dei nostri tempi.

Galleria Forma Meravigli
dal 21 ottobre al 28 gennaio
mercoledì-domenica dalle 11 alle 20
giovedì dalle 12 alle 22
lunedì e martedì chiuso
www.formafoto.it

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