Milano, ennesima tragedia sul lavoro: crolla il tetto, muore a 36 anni

Nella mattinata di venerdì 12 aprile, un uomo di 36 anni è rimasto vittima del tetto su cui stava lavorando: la ricostruzione dei fatti

Quello delle morti sul lavoro è un tema molto attuale, soprattutto in Italia. Nonostante se ne continui a parlare e si cerchi anche di varare delle leggi finalizzate a favorire il rispetto delle regole e dei principi di sicurezza, ancora oggi troppe persone perdono la vita mentre stanno semplicemente svolgendo la propria mansione: ecco l’ultima vittima a Milano, aveva solo 36 anni.

Muore sul lavoro a 36 anni
Muore sul lavoro a 36 anni: crolla il tetto (milano.cityrumors.it / ansafoto)

In via Giuseppe Garibaldi a Magenta, al civico 51, l’uomo di 36 anni stava lavorando su un tetto quando, all’improvviso, questo ha ceduto e ha trascinato a terra qualsiasi cosa, tra cui l’operaio. Per lui purtroppo non c’è stato niente da fare: ecco il punto delle indagini.

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Indaga la Polizia

Alle prime ore di oggi, l’uomo di 36 anni stava lavorando su un tetto, come faceva sempre. A un certo punto, però, il tetto è ceduto sotto al suo stesso peso ed è carambolato a terra, trascinando con sé anche l’operaio. La situazione è apparsa fin da subito grave e, quando sono arrivati sul luogo gli operatori del 118 con due auto mediche e un’ambulanza in codice rosso, non si è potuto far altro che constatare il decesso.

Muore sul lavoro a 36 anni
Muore sul lavoro a 36 anni: crolla il tetto (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Sul posto sono poi giunti anche gli agenti della polizia di Magenta che, dato l’episodio, stanno effettuando tutti i rilievi necessari a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e le eventuali responsabilità di datore di lavoro, colleghi o vittima stessa.

Qualche numero in più

Considerando questi primi quattro mesi del 2024, in Lombardia la città che vince la maglia nera per il numero di morti sul posto di lavoro è Brescia: rispetto al 2023 le vittime sono cresciute del 16.7% e, da gennaio a fine marzo, solo in questa città si sono verificati ben 9 incidenti mortali sul luogo di lavoro. A tal proposito, i sindacati affermano che c’è la necessità non solo di invitare i datori di lavoro a fornire e a far rispettare tutte le norme di sicurezza, anche a scapito della produttività ma che c’è anche bisogno che i dipendenti stessi assorbano la percezione del rischio e, quindi, inizino a considerare pericolosi comportamenti che, invece, vengono spesso sottovalutati.

 

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