Milano, donna aggredisce la polizia. “Sbirri di mer*a!”: arrestata

Non è la prima volta che aggredisce gli agenti ma, questa volta, è finita in manette. È successo a Milano, in via Amedeo

Prima si è avvicinata agli agenti e poi, come aveva già fatto in passato, li ha aggrediti. Un’italiana di 49 anni è finita in manette lunedì pomeriggio: l’accusa è di resistenza e lesione a pubblico ufficiale. A causa delle sue percosse, infatti, due poliziotti sono finiti in ospedale.

Donna aggredisce la polizia
Donna aggredisce la polizia: arrestata (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Il tutto è accaduto verso le 18 in via Amedeo, nel comune di Milano. La donna non era nuova a questo tipo di reato, tant’è che in passato ne aveva già compiuti di questo tipo. A finire sue vittime alcuni agenti che erano fermi, nella propria volante, al semaforo rosso: ecco cos’è successo.

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Gli insulti e l’aggressione

Quando ha visto la volante ferma al semaforo rosso, la 49enne italiana ha iniziato ad insultare pesantemente gli agenti al suo interno, urlando frasi del tipo “Figli di putt..” o “Sbirri di mer..“. A quel punto, i poliziotti sono scesi e le hanno chiesto delucidazioni ma neanche il tempo di aprire bocca che sono stati aggrediti. Uno dei due è finito al Pronto Soccorso con una prognosi di 8 giorni a causa di una ferita a un ginocchio e l’altro, invece, l’ha di 5 giorni per un trauma alla schiena.

Donna aggredisce la polizia
Donna aggredisce la polizia: non era la prima volta (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Nonostante le ferite riportate a causa delle percosse, però, i due poliziotti sono riusciti a fermare la 49enne italiana e a metterle le manette.

I precedenti e l’accusa

Una volta portata in centrale, si è scoperto che nel suo passato la signora aveva già subito un arresto a causa di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Oggi la donna è accusata di resistenza e lesioni sempre a pubblico ufficiale: per questo reato, l’articolo 337 del Codice Penale prevede come pena la reclusione da sei mesi a cinque anni: l’entità della condanna dipende dalle circostanze in cui il fatto è avvenuto, così come dalla gravità dell’opposizione e delle percosse.

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