Auto elettriche, l’UE fa dietrofront: niente stop a Diesel e Benzina, come cambia il mercato di Milano

Auto elettriche, l’Unione Europea prende tempo. Lo stop a Diesel e Benzina potrebbe saltare: le conseguenze sul mercato di Milano.

Auto elettriche, il mercato è congestionato. Le produzioni aumentano in Cina e in Oriente, mentre diminuiscono in Italia ed Europa. Il motivo sono i costi e il fatto che gli europei, per quanto si stiano applicando, non sembrano essere preparati a una svolta green. La ragione principale risiede negli stabilimenti delle macchine: l’indotto dei motori a combustione è ancora molto fiorente, nonostante gli alti e bassi.

Milano car sharing
Auto elettriche, come cambia il mercato (foto ANSA)

Entro il 2035 bisogna trovare una soluzione: tra poco più di 10 anni dovrebbero sparire le emissioni. Questo ha promesso Ursula Von Der Leyen, ma presto potrebbe essere costretta a rimangiarsi la parola. L’Europa sta valutando, infatti, di rimandare ancora lo stop a Diesel e Benzina. Una sottrazione che, fino a questo momento, sembrava essere graduale.

Auto elettriche, dietrofront UE

Non è più così: ci sono troppi fattori in sospeso. Non ultimo quello della gestione del mercato. I costi delle auto elettriche sono ancora proibitivi per molti, senza contare che l’adeguamento dei “caricabatterie” in giro per le strade principali sul territorio europeo sta avvenendo a rilento.

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I problemi legati all’elettrico (milano.cityrumors.it)

Questo vuol dire che non tutti – anzi, quasi nessuno, in proporzione – ha una macchina elettrica e chi invece l’ha adottata non riesce a trovare comfort adatti. Anche avere le colonnine ricaricabili ovunque sarebbe un bel passo avanti che, per il momento, non è stato fatto. Dunque si resta a guardare, senza cambiare registro e regime.

Salta lo stop a Diesel e Benzina

Anche per proteggere tutti coloro che per il momento mandano avanti un’industria automobilistica a combustione in maniera altalenante, ma pur sempre viva. L’Europa è indietro sull’elettrico: pensare al domani più immediato significa prenderne atto. La concorrenza con la Cina non è nemmeno ipotizzabile.

Sulla base dei numeri, il confronto è impietoso: in Oriente la maggior parte delle auto elettriche sono sotto i 20mila euro. La filiera, poi, è in continuo movimento. L’Europa, nell’ultimo anno, ha prodotto appena 40 nuovi modelli. Troppo poco per pretendere un cambio di rotta così radicale.

Elettrico a Milano

Quindi l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, come soleva dire un noto spot. Solo che, stavolta, la pubblicità non è progresso. Anzi, è regresso: se continua così, il dietrofront dell’UE sarà fino al 2035. Quando, per forza di cose, bisognerà prendere una posizione netta.

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L’Italia, dal canto suo, vanta una risposta pregevole. Seppur di fattura minima: Milano è fra le città più green in termini di motori. Si distingue insieme a Trento. Sul territorio meneghino le macchine elettriche vendute sono pari all’1,29%. Trento capofila al 5,29. Troppo poco se rapportato alla sostenibilità, ma abbastanza per cominciare a sognare. La concretezza, non solo in termini economici, deve aspettare ancora un po’.

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