Siccità e guerra, costi alle stelle di uno degli alimenti preferiti della cucina italiana: consumatori infuriati

Le questioni politiche, anche internazionali, hanno ricadute sui beni di largo consumo e ciò accade anche per l’Italia.

Negli ultimi anni abbiamo osservato variazioni di prezzo notevoli, soprattutto quando ci sono stati eventi particolari che hanno portato necessariamente a delle modifiche. Inattese, sgradevoli ma definitive.

alimenti della cucina italiana
Cresce il prezzo degli alimenti in Italia (milano.cityrumors.it)

Oggi la storia si ripete e un altro alimento ampiamente utilizzato in cucina sta conoscendo un nuovo picco, tanto da mettere in seria difficoltà le famiglie non solo per il reperimento vero e proprio quanto per i costi che lo rappresentano.

Prezzi dei beni alle stelle: cosa sta accadendo

Negli ultimi mesi infatti il prezzo dell’olio evo è lievitato, prima un aumento, poi la progressione, fino ad un picco massimo di circa 9 euro al litro. Soprattutto per chi ne fa largo uso e per le famiglie numerose questo è sicuramente impegnativo come prezzo. Senza contare poi se si vuole guardare alla qualità e quindi anche valutare un prodotto di livello elevato.

consumatori infuriati
Costi alle stelle, crisi per i consumatori (milano.cityrumors.it)

Si è registrato un aumento del 42% dei prezzi, ma la questione non riguarda solo l’Italia quanto l’Europa intera. La responsabile primaria è la Spagna, maggiore produttrice di olio nel mondo, questa si è trovata a dimezzare il raccolto, quindi ha indebolito le scorte e anche la produzione. Quando un singolo anello della catena quindi viene a mancare, tutto diventa più difficile, dal reperimento alla lavorazione e i costi aumentano.

Il mercato ora è in tensione perché tutti temono quello che potrà accadere dopo, si potrebbe assistere una grave perdita di consumatori che potrebbero scegliere di orientarsi verso altri prodotti e mercati ma anche dal punto di vista finanziario un buco economico da cui risulterebbe difficile riprendersi con queste premesse.

In Spagna l’olio ha raggiungo un prezzo medio di oltre otto euro, in Grecia e Turchia va ben oltre, nonostante le stime sono sempre state al ribasso, soprattutto nei Paesi dove se ne produceva tantissimo. Non è solo l’olio ma è anche la pasta, lo zucchero, la farina anche se in alcuni casi è ancora sotto controllo. Ogni cosa aumenta, che siano 0.20 centesimi, 1 euro o poco più. Il problema è che il totale fa, eccome, la differenza. Per una famiglia questi costi alla lunga sono impraticabili e quindi o si scelgono materie prime scadenti e prodotti derivanti da altri Paesi o si trova il modo di calmierare i prezzi.

L’Italia non si trova in una condizione migliore soprattutto per la siccità. La Puglia, la Regione principale di produzione di olive, ha dovuto affrontare una condizione molto scomoda proprio a causa della condizione climatica. Meno prodotti quindi anche lavorazione più bassa, di conseguenza prezzi più elevati. L’olio sta subendo una variazione ovunque, quindi non va inquadrato solo il fenomeno italiano, anche Marocco e Tunisia sono nella medesima situazione. La realtà è che i prezzi di 7 euro a bottiglia al momento sono sicuramente del passato, è realistico immaginare che le cifre continueranno a salire almeno nel prossimo decennio.

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