Milano, l’omaggio del Consiglio comunale alle 105 vittime di femminicidio. Da Giulia Cecchettin a Sofia Castelli

Il Consiglio comunale di Milano ha omaggiato le 105 donne vittime di violenza di genere in Italia. L’iniziativa è nata dopo l’ultima ragazza uccisa, Giulia Cecchettin. La presidente Elena Buscemi: “La violenza sulle donne è una piaga. Non si può più tacere”

Sono 105 i nomi delle donne uccise in Italia da inizio anno ad oggi. Troppi femminicidi che fanno alzare la voce all’unisono per urlare “Basta!”. A omaggiare le vittime di violenza di genere è il Consiglio comunale di Milano che ieri, lunedì 20 novembre, ha ricordato le donne uccise per mano di uomini assassini.

Milano consiglio comunale
Milano, l’omaggio del consiglio comunale per le 105 vittime di femminicidio in Italia: Da Giulia Cecchettin a Giulia Tramontano a Sofia Castelli (ansa) milano.cityrumors.it

A prendere la parola è la presidente del consiglio comunale di Milano, Elena Buscemi, che in apertura ha dichiarato, come riporta il Corriere della Sera: “La violenza di genere è una piaga che attraversa età, classi sociali e culturali. È un problema davanti al quale non si può più tacere”. Il riferimento è all’ultimo delitto, quello della 22enne Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. 

L’omaggio del Consiglio comunale di Milano alle 105 vittime di femminicidio

Le parole sono della presidente del Consiglio comunale milanese, Elena Buscemi, che dopo i recenti fatti di cronaca nera, ha voluto omaggiare le vittime di violenza di genere che in Italia contano ben 105 donne solo nel 2023. “Dobbiamo lavorare per una comunità che promuova il rispetto reciproco e la solidarietà. Non è più il tempo delle parole, ma di darsi da fare. Dobbiamo superare le ideologie e gli steccati mentali. Chiediamo ai nostri rappresentanti parlamentari di agire per contrastare un fenomeno purtroppo in crescita”.

Milano consiglio comunale
Milano, l’omaggio del consiglio comunale per le 105 vittime di femminicidio in Italia: Da Giulia Cecchettin a Giulia Tramontano a Sofia Castelli (ansa) milano.cityrumors.it

Il messaggio letto a inizio seduta ha unito i consigli delle principali amministrazioni cittadine d’Italia. Su proposta della consigliera Diana De Marchi il consiglio è poi continuato con la lettura dei 105 nomi di donne vittime di femminicidio. All’omaggio si sono alternati tutti i consiglieri, sia della maggioranza che dell’opposizione.

Mentre, per sabato prossimo, 25 novembre, è previsto un presidio in piazza Scala alle ore 11.00, sempre nella città meneghina. La data simbolica rappresenterà la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne”. Per quella mattina, infatti, è programmato il presidio “Il patriarcato uccide. Fermiamo la violenza degli uomini sulle donne”. A dare l’input alla manifestazione è stato l’omicidio della 22enne Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato e compagno universitario Filippo Turetta.

Da Giulia Cecchettin a Giulia Tramontano e Sofia Castelli: le vittime di femminicidio

Nel Milanese non si arresta la scia di sangue di donne uccise per mano di uomini violenti e assassini. Tra le innumerevoli vittime di femminicidio in Italia, la Lombardia ricorda le ultime storie della 20enne Sofia Castelli, uccisa dal fidanzato mentre dormiva nella sua casa di Cologno Monzese, e della 30enne Giulia Tramontano, di Senago, uccisa al settimo mese di gravidanza dal compagno.

Sulle atroci storie di violenza e morte accadute nel milanese e l’avvicinamento della giornata internazionale dedicata alla violenza contro le donne di sabato prossimo, arrivano anche le parole del primo cittadino Beppe Sala: “Andiamo verso la giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dobbiamo riflettere su cosa fare, non possiamo andare avanti così”.

Le vittime di femminicidi, sono quasi sempre uccise da uomini. La maggior parte di loro sono amici, parenti, fidanzati, mariti ed ex compagni. Ogni tre giorni una donna muore ammazzata da un uomo. Delle 105 donne vittime di violenza di genere, ben 82 sono state uccise in ambito familiare/affettivo. Di queste, secondo i dati del Ministero dell’Interno, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o di un ex. Sul sito femminicidioitalia.info l’elenco completo dei nomi da gennaio 2023.

Impostazioni privacy