Milano, arrestato un giovane estremista: aggrediva in base alla provenienza geografica delle vittime | VIDEO

Eseguita la misura cautelare di custodia in carcere per il cittadino ucraino di sedici anni, ritenuto responsabile di quattro aggressioni a Milano

Sono state ore di panico, a Milano. La metropolitana è infatti diventato il teatro di aggressioni anche molto violente, alcune delle quali hanno determinato conseguenze non indifferenti. Quattro di quelle commesse negli ultimi giorni di febbraio sono state associate a un sedicenne di origine ucraina: ecco come agiva.

Milano, arrestato un giovane estremista
Milano, arrestato un giovane estremista: ecco come agiva (milano.cityrumors.it / ansafoto)

Siamo nella notte tra il 28 e il 29 febbraio 2024, sulla linea della metropolitana M2 e, nello specifico, tra le fermate Cimiano e Crescenzago. Il giovane ucraino aggredisce quattro persone e lo fa in rapida successione: dopo un mese di indagini, è stato posto in carcere in custodia cautelare. Ecco, secondo gli agenti, qual era la sua modalità d’azione.

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Sceglieva le sue vittime

Secondo i poliziotti della DIGOS della Questura di Milano, il 16enne ucraino sceglieva le sue vittime a seconda della loro provenienza geografica: due delle persone aggredite in quella serata erano infatti dello Sri Lanka. Una volta che le individuava, mostrava loro la svastica tatuata sul petto e le scaraventava a terra, con percosse violente. Oltre alle due di fine febbraio, sono stati associati al 16enne ucraino anche diversi tentati furti all’interno di alcune auto, delle quali rompeva il vetro con un martelletto.

Milano, arrestato un giovane estremista
Milano, arrestato un giovane estremista: fermato dalla DIGOS (milano.cityrumors.it / ansafoto)

L’ennesima aggressione

Ma le sue violenze non si fermano qui: il 9 marzo, il giovane ucraino aggredisce un passeggero della medesima linea di metro che aveva scelto nella serata tra il 28 e il 9 febbraio. Dopo l’aggressione, la vittima viene anche colpita dall’aggressore con un calcio all’occhio destro, che gli determina una prognosi di sette giorni. Anche in questo caso, dopo l’aggressione il 16enne ucraino ha voluto dimostrare la propria fede politica: oltre al mostrare il tatuaggio della svastica ha anche urlato “I fascisti son tornati!”.

 

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