Ballando tra il costume e la storia

Una sala da ballo degli anni ’40. Otto donne che, una dopo l’altra, entrano e si vanno a sedere sulle seggiole disposte su due file ai lati della scena, ostentando ognuna di loro tic e vezzi caricaturali, a definire dei veri e propri tipi. Il tutto senza dire una parola e senza alcun supporto musicale. Solo una volta che tutte sono sedute e in attesa, proprio come attendevano una volta le donne nelle balere l’invito del cavaliere di turno, ecco comparire otto personaggi maschili, anch’essi che si atteggiano a tipi. Ed è a questo punto che la musica parte, per non fermarsi più.

Ecco l’inizio di Le Bal, lo spettacolo di Giancarlo Fares tratto dal format francese di Jean-Claude Penchenat, in scena al Teatro Menotti fino a domenica 4 novembre. Uno spettacolo che è una corsa a perdifiato nelle canzoni che hanno segnato diverse epoche e tra i costumi, sia i vestiti che i modi di fare, che hanno caratterizzato gli anni dal 1940 al 2001. E’ questo il periodo temporale racchiuso nelle poco più di due ora di durata e raccontato agli spettatori senza alcuna parola degli attori/ballerini che calpestano il palco sprigionando energia senza risparmiarsi per tutta la durata dello spettacolo.

Proprio dal movimento, oltre che dalla musica, nasce il senso e la narrazione di questa messa in scena, che può così trasmettere sensazioni ed emozioni direttamente al cuore e allo spirito, oltre che alla testa. Un racconto emotivo che è così in grado di raggiungere un pubblico ampio e diverso, andando oltre i limiti propri dalla prosa teatrale tradizionale. Senza il filtro della razionalità che la parola pensata, scritta, interpretata richiede, il contenuto delle vicende storiche narrate si semplifica per forza di cose, ma ne guadagna in immediatezza e in efficacia.

Le Bal è quindi uno spettacolo deliziosamente popolare, capace in virtù delle sue caratteristiche costitutive, la musica e il ballo appunto, di comunicare pienamente l’atmosfera delle epoche storiche che mette in scena: un presupposto fondamentale per invogliare chi non le avesse conosciute, dal vero come sui libri, ad approfondire (ad esempio tra i molti giovani presenti nel pubblico). Con una valenza pedagogica quindi che di questi tempi, anche a teatro, non guasta per nulla.

Difficile starsene tranquilli sprofondati nella poltrona della sala e non seguire il tempo dettato dai 16 attori sul palco, anche solo con un piede, con un dito. Fa muovere Le Bal, nei suoi momenti corali e spumeggianti, che riportano in vita la gioia di vivere di generazioni di italiani. Ci si ferma solo, momentaneamente, quando le vicende virano al dramma: il fascismo, gli anni di piombo, l’attacco alle torri gemelle di New York.

Ma non si ha il tempo di raffreddarsi perché dopo gli applausi finali, il cast scende dal palco per mescolarsi ad un ballo collettivo con il pubblico al quale non è possibile resistere.

LE BAL

“L’Italia balla dal 1940 al 2001”

regia di GIANCARLO FARES

con

Giancarlo Fares, Sara Valerio

Riccardo Averaimo, Alberta Cipriani, Manuel D’Amario, Vittoria Galli, Alessandro Greco, Lorenzo Grilli, Alice Iacono, Davide Mattei, Matteo Milani, Pierfrancesco Perrucci, Maya Quattrini, Lucina Scarpolini, Patrizia Scilla, Viviana Simone.
Progetto realizzato in collaborazione VIOLA PRODUZIONI S.R.L.

coreografie ILARIA AMALDI

scenografia MARCO LAURIA

costumi FRANCESCA GROSSI

light designer ANNA MARIA BALDINI

sound designer GIOVANNI GRASSO

TEATRO MENOTTI

Via Ciro Menotti 11, Milano – tel. 02 36592544 – biglietteria@tieffeteatro.it

ORARI SPETTACOLI

martedì, giovedì e venerdì ore 20.30

mercoledì e sabato ore 19.30 (eccetto le prime ore 20.30)

domenica ore 16.30

lunedì riposo

 

 

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