Proclamato sciopero generale per il 23 febbraio: si prevedono grandi disagi e disservizi

Annunciato sciopero generale per fine febbraio, la situazione a Milano: arriva lo stop dei mezzi ATM. La situazione.

La situazione sempre più tragica che si registra in Palestina ha spinto Si Cobas e altri i sindacati di base a proclamare uno sciopero generale.

sciopero generale
indetto sciopero generale (milano.cityrumors.it)

L’intento è quello di chiedere di fermare quanto sta accadendo. Si tratterà quindi di un’intera giornata di protesta che porterà, come ovvio che sia, diversi disagi a chi si sposta per lavoro o per motivi personali. Scopriamo, quindi, come e quanto saranno coinvolti i trasporti.

Sciopero generale di febbraio: tutto quello che c’è da sapere sui trasporti

L’annuncio dello sciopero che si terrà il 23 febbraio 2024 è ormai stato fatto. Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, occorrerà quindi organizzarsi di conseguenza. L’agitazione, come riportato dal portale del ministero dedicato alle infrastrutture, durerà infatti tutto il giorno e coinvolgerà sia le categorie pubbliche che quelle private. A pesare di più saranno ovviamente i trasporti che potrebbero portare allo stop di metro, tram e bus. Come già accennato, lo sciopero è stato indetto per chiedere uno stop a quanto sta accadendo a Gaza ma anche, più in generale, per tutte le guerre in corso. A detta dei sindacati, infatti, al grave errore della guerra si somma quello economico.

sciopero generale
indetto sciopero generale (milano.cityrumors.it)

Sebbene al momento non si abbiano ancora orari e certezze su quali saranno i mezzi a fermarsi, a Milano è molto alto il rischio di uno stop per mezzi Atm, treni, tram e autobus. Problema al quale si aggiungerà un’ulteriore protesta prevista per il giorno dopo. Intanto, sempre a Milano, si sta già subendo lo sciopero degli straordinari e dei treni Trenord che durerà fino al 18 febbraio. Si tratta, insomma, di un mese turbolento per chi si sposta molto e rischia così di dover continuamente rivedere i propri piani.

I sindacati, però, sembrano più che mai fermi sul loro punto e sull’intenzione di proseguire con quanto annunciato al fine di dare un messaggio forte e chiaro che è appunto quello di cessare immediatamente il fuoco a Gaza e di dire no a ogni forma di guerra. Cosa che oltre a risultare un problema per il mondo intero dal punto di vista umano lo è anche per la popolazione che negli ultimi anni si è vista al centro di aumenti e rincari di ogni tipo e di tasse aumentate. Problemi che hanno inevitabilmente abbassato la qualità della vita di molti e che, per questo, non possono più essere ignorati.

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