Croce celtica sulla lapide partigiana a Milano

L’Anpi ha denunciato l’accaduto, il suo presidente Roberto Cenati afferma:

“Ferma condanna per il vergognoso imbrattamento. Quest’azione ignobile azione offende la memoria di chi ha combattuto per la libertà di tutti noi e Milano capitale della Resistenza. Chiediamo alle pubbliche autorità di intervenire per individuare i neofascisti responsabili di questo vergognoso oltraggio, in aperto contrasto con i principi della Costituzione repubblicana e le leggi Scelba e Mancino”.

È successo proprio oggi, quando in Piazza Duomo si svolgeva la manifestazione contro l’odio, l’intolleranza e la discriminazione.  Organizzata da Anpi e Aned denominata: “Intolleranza zero” per protestare contro “la pericolosa deriva che rischia il nostro Paese”.

“Non è il momento dell’intolleranza. Non è il momento dei muri, ma dei ponti. Saremo in piazza per raccontare un clima che non si è creato improvvisamente: da anni si prepara e si alimenta in tutta l’Europa, e in alcuni paesi in particolare, una deriva razzista, sessista, xenofoba e antisemita. Da anni si seminano e si alimentano, nel nostro paese, odio e rancore. Ora, però, registriamo l’inasprimento di una violenza verbale e fisica senza precedenti, che pare non conoscere più argini. Nel mirino ci siamo finiti in tante e in tanti. Noi antifascisti, noi donne, noi migranti, noi omosessuali e trans, noi che non ci dimentichiamo che proprio ottant’anni fa l’Italia conosceva la vergogna delle leggi razziste. Noi che ogni giorno ricordiamo che il nazifascismo, con il suo bagaglio razzista e antisemita, è stato sconfitto 73 anni fa. Noi, oggi che non girano (ancora) simboli per marchiarci, sentiamo ugualmente il peso di questa intolleranza montante.
Il 30 settembre, in Piazza del Duomo, parleremo di diritti faticosamente conquistati e di diritti ancora negati”.

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