Carla Accardi, regina italiana della pittura astratta

Due sedi, due mostre, un mito: Carla Accardi. Le opere della geniale artista sono esposte in due Gallerie: quella di Brescia di Massimo Minini (sede storica) e quella di Milano di Francesca Minini (figlia di Massimo, gallerista che da anni ospita artisti contemporanei di notevole talento).

Un’indagine fra diverse tipologie di lavori: dalle tele alle opere su tavola, dai ‘sicofoil’ alle installazioni più complesse, dalle sculture agli oggetti che proseguono la sua ricerca segnica come le lampade da terra.

Questo il testo presentazione di Massimo Minini:

Dalla galleria insistono per avere un comunicato stampa per Carla Accardi. Due mostre nei due spazi: il mio di Brescia e quello di Francesca a Milano, per un unico progetto. Faccio qualche tentativo, poi capisco: non c’è bisogno di nessun comunicato per Carla. La conoscono tutti benissimo e io non potrei onestamente aggiungere nulla al già noto. È stata una pittrice ferma e una persona gentile, ma non timida. Ha difeso le proprie posizioni, ha lasciato Trapani per Roma avendo capito che nella capitale il suo lavoro avrebbe potuto svilupparsi molto meglio. Ha tenuto alto fino alla fine il livello della sua bellissima pittura, riuscendo sul filo del traguardo a superare i suoi compagni del gruppo Forma. Carla è stata, con la sua ricerca e con la sua figura, il collegamento tra la sua generazione e quelle seguenti grazie all’interesse della sua pittura e alla disponibilità della sua persona. Giovane nei modi e nel segno, il suo lavoro è diventato emblematico di un’epoca, ponendosi come un ponte che dal primo dopoguerra porta diritto all’Arte Povera e Concettuale, un mondo che ha accolto il suo lavoro con grande rispetto ed attenzione. Carla è la regina dell’arte italiana”

Un’artista che verrà ripercorsa, attraverso le sue mostre, partendo proprio dalla sua persona per arrivare alla sua pittura che oggi è un simbolo epocale. Numerose mostre nel mondo la consacrano come artista di livello internazionale. Nel 1996 è nominata membro dell’Accademia di Brera e nel 1997 consigliere della Biennale di Venezia.

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