Hamilton batte le Ferrari a Monza

Con un sorpasso alla Roggia, e con una tenace rincorsa su Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton ha dimostrato di essere il migliore di tutti, dal punto di vista della guida e dal punto di vista della tenuta psicologica che solo i grandi campioni sanno trasformare in positiva competitività.
Proprio lui stesso ha confermato, appena sceso dalla sua vettura, che partiva svantaggiato contro queste Ferrari, dopo le qualifiche e dopo i fischi del pubblico ma, come un leone ha aggredito la sua preda ed ha allungato ancora una volta sul campionato portandosi a +30 sul rivale tedesco.

Anche per Kimi Raikkonen la gara è stata da 10, proprio quando nei primi giri ha subito l’attacco di Hamilton, ha risposto subito e ha ripreso la testa della gara facendo capire all’inglese che sarebbe stata una gara aperta, senza esclusione di colpi.

In ogni caso per Sebastian Vettel non è sicuramente stata una giornata positiva e lo ha capito alla prima curva quando si è affiancato al compagno di squadra sfruttandone la scia dalla partenza, che ha tirato una super staccata che lo ha lasciato sorpreso. Anche nella successiva curva Kimi ha messo giù tutto il piede e il tedesco nell’inseguirlo ha lasciato aperta una porticina alla variante della Roggia dove Lewis Hamilton si è infilato al millimetro, in maniera corretta, e ha passato il tedesco che cercando di combattere è finito in testa coda in fondo al gruppo.

Da li una rimonta sino al quinto posto che è diventato quarto grazie alla squalifica di Max Verstappen che secondo i commissari di gara ha frenato alla prima staccata costringendo Bottas ad un fuoripista, dunque è incappato nel giudizio negativo acquistando 5 secondi che hanno appunto pesato sulla posizione finale della prima guida RedBull.

Dal punto di vista della strategia, siccome a Monza il cambio gomme è rappresentato da una unica sosta, la Ferrari che era in testa alla gara seguita dalla Mercedes di Hamilton, ha optato per un under cut cercando di guadagnare tempo sui giri che precedono e succedono il cambio gomme, cosa che invece la Mercedes con una “finta” ha eluso, ingannando i rivali uscendo con i meccanici e poi rientrando, per cui Raikkonen è rientrato ai box ed ha cambiato le gomme con un cambio rapidissimo ma che non è servito a molto perché intanto Hamilton ha inanellato diversi giri con le gomme “vecchie”, mantenendole abbastanza in ordine.

Così, per Raikkonen, le gomme sono finite prima del tempo e a circa dieci giri dal termine hanno iniziato ha cedere, mostrando tangibili segni di blistering (una sorta di “vescica” sulla gomma) soprattutto su quelle posteriori, in particolare su quella sinistra, allora Hamilton che lo ha inseguito tutta la gara da molto vicino, ha capito che era arrivato il momento per passare in testa, e con facilità, sfruttando la scia, si è messo in prima posizione dopo il rettilineo e fino alla fine ha potuto tranquillamente allungare, amministrare e vincere.

Non poco ha fatto Bottas per il compagno di squadra ritardando il proprio pit stop ed “imbottigliando” Raikkonen che intrappolato tra le due Mercedes dopo il cambio gomme, ha permesso ad Hamilton di recuperare sul ferrarista per non perdere mai il contatto. Infine il duello con Max Verstappen che pur su una RedBull molto scarica, ha tenuto testa al finlandese che però, grazie alla sua vettura più veloce, ad ogni giro tentava il sorpasso alla prima variante, fino a quando l’olandese ha compiuto una scorrettezza che ha pagato con una penalità di 5 secondi, giungendo poi quinto alle spalle di Vettel.

Per il resto, Ricciardo ancora fuori per la rottura del motore, così come Fernando Alonso.

Insomma, in ottica campionato ora per Vettel sembra davvero molto difficile, anche se nella prossima gara in Asia, a Singapore, la Ferrari ha buone possibilità, senza dimenticare che quel circuito potrebbe essere favorevole anche alla RedBull, un terzo incomodo che proprio non ci voleva adesso, a -30 punti dal leader Lewis Hamilton.

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