Poliziotti aiutavano rapinatori in Centrale, pene confermate in Cassazione

La Cassazione ha confermato il verdetto secondo cui due ex poliziotti, agli arresti domiciliari dal dicembre 2015. Sono accusati di aver spartito un bottino con una banda di nomadi il bottino proveniente da una serie di furti ai danni dei passeggeri in transito alla Stazione Centrale di Milano. Ai due sono state confermate le pene di 7 e 6 anni per concussione in induzione indebita.

All’interno della stessa inchiesta sono finiti in carcere 23 persone di origine serbo-bosniaca, uomini e donne. Sono accusate di associazione per delinquere finalizzata al furto. Il bottino settimanale dell'”operato” della banda variava dai cinquemila ai ventimila euro a settimana, grazie ai furti di portafogli, orologi, gioielli, spesso aiutandoli a scendere dai treni per i bagagli pesanti. I due poliziotti, secondo l’inchiesta, avrebbero aiutato i rapinatori chiudendo un occhio e ottenendo in cambio dei soldi, reato documentato dalle immagini delle telecamere.

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