Licenziata dopo un tumore è stata riammessa al lavoro

Il Piccolo Cottolengo Don Orione di Milano ha riammesso a lavorare Giuseppina Bruzzano, la lavoratrice licenziata lo scorso 30 aprile che aveva denunciato il provvedimento preso perché un grave tumore le aveva imposto alcune limitazioni.

La storica istituzione religiosa di assistenza agli anziani  l’ha richiamata in servizio attraverso una soluzione che le consentirà di continuare a lavorare, nonostante le sue condizioni di salute.

La dipendente, 53 anni, è un’ausiliaria socio-assistenziale (Asa) che per 36 ore di lavoro settimanale percepisce circa 1.100 euro netti, è sposata e ha un figlio studente. Cinque anni fa si è ammalata di una patologia oncologica. Il suo caso è stato sottoposto all’attenzione di stampa e televisione. Il sindacato aveva chiesto, in una lettera aperta, l’intervento di Papa Francesco e un incontro urgente con l’arcivescovo del capoluogo Lombardo Mario Delpini. Il direttore Don Pierluigi Ondei aveva dichiarato, a sua volta in una lettera aperta, che la struttura aveva “sempre accolto” le richieste della signora Bruzzano e soprattutto che non si era trattato di un licenziamento a causa della sua malattia. Quindi aveva annunciato che si sarebbe creato un posto apposito. E così è stato. La signora Giuseppina è stata reintegrata a lavoro con un posto che le consente di poter comunque lavorare malgrado i suoi problemi di salute.

 

 

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