Salvare la casa di Sergio Bramini con la raccolta pubblica di fondi

La storia di Sergio Bramini, imprenditore di Monza di 71 anni nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti, la cui azienda (ICOM Srl) è fallita nel 2011 lasciando a casa 26 operai e 9 impiegati in seguito a 4 milioni di crediti non pagati da pubbliche amministrazioni del Sud Italia, è ormai nota a tutti grazie all’intervento delle Iene, il programma di denuncia di Canale 5. Bramini il 18 di maggio rischia di perdere la sua casa per una sentenza di sfratto esecutiva del Tribunale di Monza.

La raccolta di fondi avviata in crowdfunding per aiutarlo dovrebbe riuscire a raccogliere entro quella data la cifra necessaria (circa 450 mila euro) per salvarlo dallo sfratto. Le raccolte, avviate grazie all’Associazione San Giuseppe Imprenditore e a Credito Italia, che hanno versato subito 10 mila euro, sta procedendo in maniera spedita . Nel caso si raccogliessero fondi sufficienti potrebbe essere avviato un accordo con i creditori (la banca, la procedura fallimentare) e trovare con loro una conciliazione che permetta all’imprenditore di non perdere la proprietà della casa. Ma, anche nel caso la cifra non venisse raggiunta, Bramini avrà comunque i fondi per ripartire con una vita dignitosa.

Bramini aveva provato a chiudere l’azienda prima che venisse distrutta dai flussi di cassa negativi (i crediti non pagati dalla pubblica amministrazione) ma i clienti (le amministrazioni pubbliche che non hanno pagato) glielo hanno impedito perché la sua prestazione (la rimozione dei rifiuti) era un servizio pubblico; di conseguenza non ha potuto smettere di lavorare in perdita per non finire in prigione per interruzione di pubblico servizio.

Lo scopo di Credito Italia è proprio quello di aiutare chi, siano essi cittadini o imprenditori, è in difficoltà a causa dei meccanismi del credito che colpiscono la casa, e fare in modo che possa estinguere i suoi debiti senza rimanere sul marciapiede. Ogni anno in Italia ci sono circa 30 mila casi come quello di Bramini. Naturalmente non è possibile risolverli tutti immediatamente, ma se non viene promosso il cambiamento culturale necessario per farlo, il problema assumerà dimensioni sempre più gravi e ingestibili.

La raccolta fondi per Bramini organizzata da Credito Italia e Associazione San Giuseppe Imprenditore è accessibile al sito http://www.salviamocasabramini.it

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