Milano, scarseggiano gli studenti di Medicina

Crisi della professione del medico di famiglia. Alessandro Colombo, alla guida dell’Accademia di formazione per il servizio sociosanitario di Regione Lombardia, lamenta una scorsa motivazione dei giovani a intraprendere tale professione.

L’appello arriva a pochi giorni dall’avvio del nuovo Triennio di formazione in Medicina generale con 140 tirocinanti, reclutati con grossa difficoltà. È stato necessario scorrere verso il basso la graduatoria: due giovani su tre, pur avendo partecipato alla selezione, al momento di iniziare hanno fatto un passo indietro. Insomma: chi ha un’alternativa spesso segue un’altra strada. Questi dati hanno una motivazione ben precisa:  le borse di studio dei giovani che vogliono diventare medici di famiglia sono solo di 900 euro al mese, la metà di quelle di chi studia per diventare cardiologo, ortopedico e ginecologo; il test d’ingresso al corso di formazione è di 100 domande basate solo sulle conoscenze cliniche, senza nessun riferimento alle motivazioni che li spingono; i programmi di studio sono datati agli anni Novanta e il tirocinio procede al rallentatore. Di conseguenza, il medico di medicina generale è una professione scelta poco dai giovani ed è in crisi a partire dal percorso di formazione.
Di qui la convinzione della necessità di cambiare rotta. E’ necessario investire di più sulla vocazione; aumentare il valore economico delle borse di studio o permettere di svolgere tirocini retribuiti; sbloccare le graduatorie per permettere un ingresso più veloce sul mercato del lavoro e adattare il programma del corso di specializzazione all’evoluzione dei bisogni dei pazienti. Ora la decisione spetta al sistema politico.

 

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