Nuove zone 30 dal prossimo anno per contrastare lo smog

Saranno pronte tra 2 anni, per la necessità dei lavori di adeguamento stradale, le 6 nuove zone 30 che sia aggiungeranno a Milano a quelle esistenti e si troveranno al Corvetto (piazza San Luigi e via don Bosco), Qt8, Padova, Bovisa, Giambellino e Isola. Mobilità dolce è la definizione esatta e prevede anche altre misure come il rafforzamento delle piste ciclabili. Gli obiettivi sono il miglioramento della sicurezza e della viabilità e la riduzione delle polveri sottili inquinanti. Da ieri il Pm10 ha allentato la presa sulla metropoli: i livelli delle polveri sono scesi sotto la soglia di guardia (50 mg/mc).
Sì perché ridurre la velocità ha tutta una serie di effetti positivi per la vita in città e l’amministrazione milanese ci sta puntando per migliorare la qualità della vita nella città metropolitana. Oltre a quelli in partenza infatti sono stati programmati altre zone di intervento per il futuro nelle vie e piazze Bellezza, Colletta, Conservatorio, Damiano Chiesa, Fiamma, Morosini, Napoli, Pisacane, Sarfatti e Washington.
Secondo le proiezioni di Amat (l’Agenzia mobilità e ambiente) «la sola applicazione del limite di velocità entro la cerchia filoviaria» potrebbe produrre «una riduzione del traffico sulla stessa rete compresa tra il 25 e il 28 per cento e una riduzione potenziale del valore medio di esposizione agli inquinanti di prossimità da traffico su valori compresi fra il 28 e il 34 per cento».
L’utilità di questi provvedimenti è indubbia. I dati raccolti nei paesi del Nord Europa, dove sono state introdotte sin dagli anni Settanta (Paesi Bassi, Germania, Francia, Danimarca e Svizzera) ne hanno certificato fino ad oggi gli effetti positivi.

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